La domanda, me ne rendo conto, sorge spontanea: perchè aprire un blog, ORA che il fenomeno blog/blogger si sta esaurendo? Cosa potrà mai avere in più il mio degli altri in circolazione? Assolutamente niente. Solo che, durante la vita di una persona, arrivano dei momenti in cui non puoi più rimandare certe cose; come quando stai facendo qualcosa di davvero importante, come il risotto, e la natura ti chiama affinchè tu svolga le funzioni biologiche del tuo corpo atte all'eliminazione delle scorie. A quel punto, cosa fai? Continui a sfumare il risotto oppure ti precipiti nella toilette più vicina?
Ecco, per questo ho deciso di aprire un blog il Novembre primo dell' Anno Domini MMXII (nella significativa data del giorno dei morti). Perchè era una cosa che non potevo più rimandare. Scrivere è un bisogno impellente per me, eppoi devo pur fare esercizio da qualche parte prima di andare a lavorare per Vogue Italia, insomma...
Urge adesso una precisazione per le deboli menti che si stanno chiedendo cosa voglia dire il titolo: nulla, ma proprio nulla. Ma ha lo stesso significato di un cavolo bollito.E' stato semplicemente un luminoso e illuminante pensiero che mi è venuto durante il viaggio in treno (famoso luogo di profonde meditazioni) Frecciabianca 9706 Milano-Brescia. E Famolo Lento vuole essere da una parte uno stupido gioco di parole che coinvolge il mio nome ed il mio cognome, dall'altra un elogio alla lentezza, al fare le cose con calma, al non correre e al non stressarsi per la mancanza di tempo. Tutte cose che il sinceramente vostro non riesce a fare.
Essendo pendolare, ogni giorno sono costretto all'immane tragedia di avere a che fare con Trenitalia- Ferrovie dello Stato. E fare le cose lente, proprio non si può quando il tuo treno arriva in ritardo e tu devi ancora: prendere la metro, correre in sede, salire le scale e raggiungere l'aula della tua lezione (nella speranza di non sbagliarla per l'ennesima volta e di non svenire dopo aver sputato sangue per esserti trasformato in un centometrista quando proprio NON LO SEI). E poi, io ho l'ansia del tempo che fugge, ma proprio da livello patologico, ma nel senso che io mi sento invecchiato di un sacco ogni 5 minuti, ma nel senso che devo sempre fare qualcosa perchè se perdo tempo mi sento poi in colpa con me stesso e con il cosmo tutto. Quindi questo di farlo lento è anche un po' un obiettivo che mi sono posto.
OVVIAMENTE non diventerò seguitissimo come Chiara Ferragni (a proposito, Chià, io ti ammiro. Non il tuo gusto, quello no, ma per essere arrivata dove sei arrivata. Per quello sì).ma comunque qui posso scrivere di quello che voglio io; chè se no poi tedio la gente nella real life con argomenti che non interessano proprio a nessuno come moda, design, cucina, politica illiberale sulle infradito etc. Tutto con una certa dose di home-made coglionaggine (e con un'estetica che oscillerà dal barocco al minimal, per i bipolari incalliti come me che non sanno decidersi).
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