domenica 23 dicembre 2012

Il continuo dramma del parrucchiere.

Io credo che noi non si parli mai abbastanza di questo problema. Ma che dico problema, è meglio dire EMERGENZA. E sto parlando dell'andare a tagliarsi i capelli, a risistemarsi la chioma, a spuntare l'orrido, a ordinare ciò che noi a casa da soli, con intrugli vari e arnesi elettronici siamo subito pronti a mettere in disordine.
Ecco perchè ho deciso di parlarne, di scriverne. Perchè io al sociale CI PENSO. Ne scrivo affinchè l'anno prossimo non si verifichino più queste vicende drammatiche. Ecco, mettetemi già un fondale nero con una musichetta triste di pianoforte in sottofondo che sono pronto a fare lo spot progresso e chiamatemi pure "Fabio per il sociale", che sono qui proprio perchè nessuno debba più prendersi dallo sconforto quando deve andare dal tagliachioma.
Io, nei pochi anni che ho di vita (non osate dire il contrario o vi vengo a prendere con la gente), di parrucchieri ne ho provati diversi. Tanti forse, magari troppi. Addirittura nel 2008 mi ero pure messo in testa di provare tutti quelli di Brescia, ma davvero non so perchè io avessi in mente questi progetti da persona triste,nullafacente e anche un po' problematica. In ogni caso, ciò che ho potuto notare, con lo sguardo critico che mi caratterizza (cioè lo stesso che solo dopo diversi mesi mi ha fatto accorgere dell'enorme crepa che c'era di fronte a me nell'aula liceale) è che i parrucchieri, ormai ne sono certo, hanno diverse unità di misura. Diverse da quelle della società civile, io intendo.In effetti non si è mai capito perchè  2 cm da loro equivalgano alla superficie del deserto del Gobi. So che le persone possono capirmi. Immaginate il giramento vorticoso di testicoli che ognuno di noi prova quando, dopo aver aspettato una cazzo di settimana per andare, poichè sette giorni prima una voce annoiata ti ha detto "guarda che non c'è posto", torna a casa con la voglia di uscire solo con un colbacco da siberiano perchè la falce nemica ha tagliato tutto ciò che di bello c'era, se non su questo mondo, sulla nostra testa. Ecco, io credo che questo debba finire.
Ma se siamo certi ormai che loro abbiano diverse unità di misura, siamo anche certi del fatto che la classica frase che nei film americani di serie C (quelli con cheer leaders bulle e sfigato con gli occhiali che poi vince il campionato di sceglietevoichesport) va così bene, cioè "Vorrei solo una spuntatina", be', nella realtà porta ad esiti diversi. In quei film "Vorrei solo una spuntatina" o "Vorrei solo spuntarli" solitamente ha il risultato di trasformare uno scacciafighe post-apocalittico in un John Travolta nei suoi anni migliori, brillantina o meno. Peccato che la celluloide ci tragga davvero in inganno, e poi magari ci rimaniamo di cacca come quando scopriamo che la Signora in giallo effettivamente non esiste. Lo so, sono ancora in terapia per questo. Ecco, quando uno di noi dice al proprio parrucchiere la frase "Vorrei solo spuntarli", può scommetterci la retina destra e tutta la biodiversità dell'Amazzonia che esce ESATTAMENTE uguale a prima. Ma proprio spiaccicato. Ma proprio una fotografia. In pratica, paghi 25 euro per farti lavare i capelli. Stop. 25 euro regalati ad un salone bisognoso, nella speranza loro che non gli arrivi Tabatha a rimetterli in riga.
Io mi rivolgo a voi parrucchieri, mi si porti subito un pulpito neo-barocco dal quale possa elegantemente predicare. Vogliamo chiarezza nei nostri rapporti, vogliamo sincerità, vogliamo il dialogo che cazzo sì ce lo vendono come la base di tutte le cose. Se vi chiediamo 2cm, non vi stiamo dando carta bianca per testare le novità appena apprese nell'ultimo corso di aggiornamento, non vogliamo uscire pettinate come Lady Gaga o, peggio, Orietta Berti. No. Vogliamo solo 2cm in meno, vogliamo capelli in ordine e più leggeri. QUESTO VOGLIAMO. E quando vi chiediamo una spuntatina, allora sì, lì ci affidiamo completamente al voi, al vostro  estro, alla vostra abilità, alle vostre forbici, ma con la premessa che vi prego non esagerate, che vogliamo comunque essere riconosciuti dai nostri amici e parenti. Vogliamo solo un tocco nuovo e fresco, non un'impalcatura da cantiere navale sulla testa, ecco tutto.

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