martedì 7 maggio 2013

Andiamo al MET e facciamo finta che sia carnevale.


Ieri si è concluso l'evento fashion più atteso dell'anno: il MET gala.
Per i comuni mortali, mi spiego meglio. Ogni anno il Metropolitan Museum di New York City propone una mostra temporanea sul tema moda, ma delle mostre figherrime, ma delle mostre che proprio sono curate in ogni dettaglio, ma talmente belle che vorresti passarci la vita dentro quel museo. Prima dell'apertura al grande pubblico, il MET organizza questo party super esclusivo al quale noi non possiamo nemmeno sperare di andarci anche se vendessimo i due reni e un quarto di fegato. E' diventato principalmente l'evento fashion più esclusivo semplicemente perchè alle sfilate sono tutti (giustamente!) concentrati sulle nuove collezioni, mentre gli Oscar sono sostanzialmente una rassegna cinematografica, per quanto sbrilluccicosa ed esclusiva. Al MET invece ci si preoccupa di una mostra che ha proprio come oggetto un aspetto della moda, e le star quindi si sentono legittimate a rendere omaggio (in un loro strano e particolarissimo modo) alla persona o fatto che viene celebrato.


Quest'anno il tema era il PUNK. Ora, il punk è un terreno molto difficile in cui addentrarsi, dove la probabilità di fare uno scivolone è alta tanto quanto quella di essere sbranati da un orso se ci si avventura coperti di salmone e carcasse animali per le foreste della Finlandia. Soprattutto per chi di punk non ha nessuna fibra del suo corpo (come il sottoscritto, per esempio), perchè il punk prima di essere una moda è un modo di essere. Infatti nella scorsa serata si sono viste cose che speriamo di dimenticare in fretta, ma procediamo con ordine.

Miley Cyrus
Miley Cyrus in Marc Jacobs
Mylie fosse per me tu saresti rinchiusa ad Azkaban da tempo immemore. Sono davvero stufo di vedere la tua incompetenza palesarsi ogni volta che ti fai viva. Torna quando sarai cresciuta, torna a dei capelli, non dico normali, MA GUARDABILI. Sul vestito di Marc Jacobs decido di non sprecare molte parole, a parte il fatto che qua si addice davvero l'espressione "la retina per LA cozza".

Kylie Minogue
Kylie Minogue in Moschino
E poi c'è chi, con coscienza, dice a se stessa "io punk proprio non mi ci sento" e opta per una scelta che la esalta. Si insomma, la Minogue come al solito è una figa pazzesca e c'è solo da imparare, SOLO DA IMPARARE, mi senti, Miley? Ecco. Poi l'abito è Moschino. Ho detto tutto.

Madonna
Madonna in Givenchy Haute Couture by Riccardo Tisci
Questa signora c'era prima che tutte le ragazzine scoprissero com'è figa la trasgressione e il mondo punk. Ogni volta ricorda di essere stata la prima e di essere capace ancora di provocare reazioni, magari anche cadendo nel cattivo gusto. Io non posso che stimarla, oltre al fatto che le decollétes rosa hanno qualcosa di surreale. Come del resto la nuova pettinatura.

Gisele Bundchen
Gisele Bundchen in Anthony Vaccarello
Se ti chiami Gisele e di cognome fai Bundchen puoi anche andare al MET vestita con un prendisole e sei figa lo stesso.

Donatella Versace
Donatella Versace in Versace
Se mettete un pallino bianco in corrispondenza del viso in modo da coprirlo interamente, scoprirete con vostro immenso stupore che il vestito è un capolavoro. Ho sempre pensato che gli stilisti, anche se di dubbio talento, abbiano una marcia in più rispetto ai comuni mortali.

Sarah Jessica Parker
Sarah Jessica Parker in Giles
Lei può tutto. Lei può anche mettersi un pavone nero in testa, rendendosi ridicola. Lei sì è costruita la sua immagine fatta di accessori e abiti ironici, quindi può.

Katy Perry
Katy Perry
Quest'individuo merita la carcerazione riabilitativa per aver rovinato un capo di una delle collezioni più belle di Dolce&Gabbana.

Beyonce
Beyoncé in Givenchy Haute Couture by Riccardo Tisci
Queen B, abbiamo capito che la sobrietà non è il tuo forte. Ora evita di ricordarcelo tutte le volte.

Sophia Coppola e Marc Jacobs
Sofia Coppola in Marc Jacobs
Probabilmente alloggiavano a pochi passi dal MET e hanno deciso di andarci in pigiama.

Franca Sozzani

L'eleganza di questa donna. Sì lo so che è il suo lavoro, ma lo fa dannatamente bene.

Liya Kebede
Liya Kebede in Alberta Ferretti
A mio avviso la meglio vestita di tutte. Non solo perchè lei è bellissima, ha un fisico fantastico ed è una modella quindi perfettamente conscia di cosa le sta bene e cosa no, ma anche perchè ha intepretato il tema con originalità e senza cadere nell'eccesso (vedi Sarah J o Madonna, per quanto adori entrambe). L'abito a righe di Alberta Ferretti le dona molto,forse un po' troppo voluminoso nella porzione nera dell'abito, ma resta comunque una scelta davvero azzeccata.

2 commenti:

  1. Quoto tutti i commenti e la mia ammirazione maggiore va verso la scelta di Madonna, assolutamente immersa nel suo habitat naturale.
    Solo una cosa: ma Queen B è piegata sulle ginocchia o si è nanizzata di tre spanne e imbottita in larghezza di altrettante spanne?
    Pare quasi una caraffa barocca.

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    1. Ahahah! Non trovavo un paragone adatto per Beyoncè, ma ora ce l'ho! Una caraffa barocca! E anche piuttosto brutta aggiungerei...! E non si vede lo stivale abbinato alla stampa dell'abito: quello è stato il colpo di grazia.
      E sì che lei è molto bella...MAH!

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