martedì 27 novembre 2012

Se avessi fatto questo tema alla maturità mi avrebbero ricoverato.

Voi dovreste ben ricordarvi le tracce date dal MIUR (che sigla orrenda..) per la prima prova di Italiano scritto per la maturità 2012. Voi, ho detto, perchè io proprio non me le ricordo. Eccetto la mia. Resta il fatto che una di quelle richiedeva al candidato di esporre un tema "libero" prendendo spunto da una frase di nemmeno so chi più, qualcosa comunque che aveva a che fare con l'avere i vent'anni oggi o vattelapesca (grazie Holden).
Ve lo dico cosa vuol dire avere vent'anni. Ve lo dico io cosa si prova a vent'anni nel vedere la gente in giro che indossa il camouflage senza ritegno.
Qualcosa sta cambiando, lo sento nell'acqua, lo sento nella terra, lo avverto nell'aria (che in questo momento sa di cane bagnato, Leo...esci). I miei venti si avvicinano, intesi anche come perturbazioni se volete. Ogni specchio della casa è coperto da pesanti drappi neri di velluto, anche per il fatto che INSPIEGABILMENTE avrò anche 20 anni tra pochi giorni, ma io pensavo di averci chiuso, con l'acne giovanile (che peraltro non ho mai avuto, che credete...), già cinque anni fa. Mi aggiro per la casa con un pallore che Cullen spostatevi tutti, alterno momenti di ilarità a momenti di sconforto tali da farmi desiderare cose fuori da ogni umana immaginazione, tipo farmi pelato come Britney nel 2009 (ciao B., mi manchi... guarda che io ascolto sempre Gimme More. Per me è una bella canzone). E non credo che questo male di vivere sia solo per la vecchiaia che avanza. Va bene, il pensiero che il decadimento fisico sia a soli quattro anni da qui mi getta in un terrore tale da farmi piangere sul tappeto del bagno in posizione fetale, ma ho letto che se uno fa sport invecchia dopo... Certo bisogna avere la VOGLIA, di fare sport. E diciamo pure che il sudore è il mio peggior nemico. E diciamo anche che sport è il contrario di Fabio. Ma, come dicevo prima del delirio, non è solo per il pensiero del  decadimento fisico che la mia faccia ha la stessa tristezza dipinta sul volto di quella che avrebbe Formigoni se scoprisse di aver sbagliato lavaggio della giacca salmone. 
Uno vede sempre i vent'anni come un grande traguardo, una tappa importante: la fine dei tuoi anni da teenager. E invece è proprio una tappa di stamminchia. Ma davvero, ma se io penso che a vent'anni si debba fare un primo bilancio della propria vita, allora mi viene voglia di ingoiar chiodi al tetano. 
Là fuori ci sono un sacco di ventenni ringalluzziti che non aspettano altro che soffiarmi il posto da Vogue. Io come minimo dovrei essere là fuori a gambizzarli, invece di piangermi addosso. Eppure la mia ambizione ha avuto una collisione fotonica col treno Reality. Il treno recava la scritta: "Che cazzo stai facendo?". 
In effetti, io che diavolo sto facendo? I ventenni ringalluzziti di cui sopra hanno già all'attivo articoli per il giornale locale, collaborazioni con chissà quale casa di moda medio-orientale dimenticata da Dio, forse un diploma con un punteggio più alto del mio! Per non parlare che magari hanno pure finito il secondo anno di università, mentre io sono ancora al primo perchè in quarta ginnasio sono stato un emerito idiota. E la colpa è tutta vostra che non mi avete picchiato a dovere con grucce di Margiela.
Loro possono scrivere tutte queste cose su un eventuale curriculum per uno stage. Mentre io? Io cosa scrivo? Esperto nel mettere in ordine cromatico i quaderni Monocromo (peraltro una qualifica che per me meriterebbe un riconoscimento Statale)? Dirigo/scrivo/leggo un blog che è nato tipo ieri? Fa abbastanza tristezza leggere questo. E poi, anche dopo la mia utilissima laurea in lettere, che cacchio vado a fare? I ponti han già troppi inquilini, mi han detto. 
Tra l'altro, uno potrebbe pensare "Va be', abbandona le ambizioni e vai a fare un lavoro normale...". Eh sì, in effetti è proprio il momento adatto. Ti tirano dietro posti di lavoro per diplomati al liceo classico. PIENO COSI'! Ho giusto la fila fuori che mi contende. Qualche volta lancio una mia maglietta per vedere come litigano per averla. Mmmmh già.
Ecco cosa vuol dire avere vent'anni ora. Vuol dire avere una vocina che parte dallo stomaco e finisce nella testa e ti dice tante tante brutte cose. E vi assicuro che non è schizofrenia, non ora per lo meno. Vuol dire anche che se vuoi fare cose utilissime alla società, tipo il modello, non puoi! Perchè c'è un sedicenne ucraino scappato di casa che è lì, più alto e più bello, a rubarti il posto. Tutta questa competizione a noi ventenni porta all'esaurimento. Io stesso adesso non riesco più a capire come abbinare la camicia di jeans so '90s. E SE NON E' ESAURIMENTO QUESTO. Va bene, la competizione sana ci piace, la incentiviamo, è bellina e ci spinge a fare meglio. Ma se questa deve costare un mio qualsiasi futuro (e non parlo di uno specifico) allora CIUPPA! Io mi prendo un carrettino di gelati e vado a fare competizione con quello, altrochè. 
Ora, se mi scusate, vado ad affogarmi nel tè earl gray, ascoltare Mina che strilla e ricominciare a frustare la mia ambizione che se cala quella io sono finito tipo capello nello scarico del lavandino.

3 commenti:

  1. una tua lettrice (silvia morelli) continua dirmi che tu sei il mio alter-ego...ora ne ho la conferma anch'io, io adoro britney e soprattutto condivido i tuoi dilemmi sull'avere venti anni(io ne ho ancora 19 però ahahah)

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    1. Sono molto soddisfatto che la Morelli diffonda il verbo. Che brava ragazza.. <3 Comunque non so se sia davvero una fortuna essere il mio alter-ego. :P E non vorrei deluderti, ma io non adoro Britni :( Solo che mi sta simpatica.

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  2. Sei fantastico! Ti svelo pero' un segreto: sono gli stessi dubbi che avevo io, vent'anni fa. E sono gli stessi dubbi che avrai alla vigilia dei trenta, e dei quaranta. Oddio che incubo. 'Nsenesce. Ergo: fottitene. Guarda, fidati, il tutto risiede in queste nove letterine: f-o-t-t-i-t-e-n-e-. E fidati: ché d'idioti è pieno il mondo. E nella redazione di Vogue sono quasi più numerosi(e a volte coincidono) con i figli di__(compilare a piacere con: ex modelle, collaboratrici storiche di stilisti, ex redattori...)
    Besos
    Eliza

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